Le cellule sane, che presentano livelli di ferro più bassi, sono molto meno colpite, il che rende l’artemisinina un agente antitumorale potenzialmente selettivo e potente.
Questo meccanismo è stato paragonato a un “cavallo di Troia”: una cellula cancerosa attrae inconsapevolmente una sostanza chimica che porta alla sua stessa distruzione.
4. Oltre il cancro al seno: applicazioni più ampie
Ulteriori studi di laboratorio hanno dimostrato che l’artemisinina e i suoi derivati possono essere efficaci anche nel trattamento di:
cancro ai polmoni
cancro al colon
Leucemia
cancro alla prostata
Tumore del pancreas
In ogni caso, l’artemisinina si è dimostrata più efficace se associata a una fonte di ferro o a un integratore, potenziando ulteriormente il suo meccanismo d’azione dipendente dal ferro.
5. Vincoli: laboratorio vs. vita quotidiana
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